fonte: http://www.confcooperative.it/
Si è svolto mercoledì 30 marzo un incontro tra Alleanza delle Cooperative e Cisl sul tema del Dumping contrattuale Obiettivo principe salvaguardare le "buone" cooperative dalla concorrenza sleale delle cooperative spurie che lavorano sottocosto e minano la competitività delle imprese che stanno legalmente sul mercato.
Un incontro che ha visto la partecipazione dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, guidata dal portavoce Luigi Marino (presidente Confcooperative) con i presidenti Rosario Altieri dell'Agci e Giuliano Poletti della Legacoop, e del segretario confederale della Cisl Raffaele Bonanni.
«Dobbiamo valorizzare e salvaguardare il valore del lavoro in cooperativa che fornisce occupazione stabile e di qualità. Un valore supportato dai numeri - ha detto Marino - basti pensare che negli ultimi 10 anni l'occupazione nel movimento cooperativo è cresciuta del 37% e l'87% delle persone sono occupate con contratti a tempo indeterminato».
«Sulla previdenza - ha continuato Marino - occorre una scelta univoca e cooperativa che abbatta gli steccati e porti all'unificazione dei tre fondi preesistenti (Cooperlavoro, Previcooper e Filcoop) in un unico soggetto che diventerebbe il quinto fondo italiano con un totale di oltre 130 mila iscritti e un patrimonio complessivo di oltre 800 milioni di euro».
Ultima, ma non in ordine di importanza,una riflessione che muove dalla vicenda Parmalat, ma resta di carattere più complessivo. «Vanno incoraggiate e sostenute le politiche di crescita dimensionale e di capitalizzazione delle imprese italiane che sono, a prescindere dalla tipologia societaria, mediamente piccole e sottocapitalizzate - ha concluso Marino - per fronteggiare le sfide sempre più impegnative imposte dall'economia - mondo».
Si è svolto mercoledì 30 marzo un incontro tra Alleanza delle Cooperative e Cisl sul tema del Dumping contrattuale Obiettivo principe salvaguardare le "buone" cooperative dalla concorrenza sleale delle cooperative spurie che lavorano sottocosto e minano la competitività delle imprese che stanno legalmente sul mercato.
Un incontro che ha visto la partecipazione dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, guidata dal portavoce Luigi Marino (presidente Confcooperative) con i presidenti Rosario Altieri dell'Agci e Giuliano Poletti della Legacoop, e del segretario confederale della Cisl Raffaele Bonanni.
«Dobbiamo valorizzare e salvaguardare il valore del lavoro in cooperativa che fornisce occupazione stabile e di qualità. Un valore supportato dai numeri - ha detto Marino - basti pensare che negli ultimi 10 anni l'occupazione nel movimento cooperativo è cresciuta del 37% e l'87% delle persone sono occupate con contratti a tempo indeterminato».
«Sulla previdenza - ha continuato Marino - occorre una scelta univoca e cooperativa che abbatta gli steccati e porti all'unificazione dei tre fondi preesistenti (Cooperlavoro, Previcooper e Filcoop) in un unico soggetto che diventerebbe il quinto fondo italiano con un totale di oltre 130 mila iscritti e un patrimonio complessivo di oltre 800 milioni di euro».
Ultima, ma non in ordine di importanza,una riflessione che muove dalla vicenda Parmalat, ma resta di carattere più complessivo. «Vanno incoraggiate e sostenute le politiche di crescita dimensionale e di capitalizzazione delle imprese italiane che sono, a prescindere dalla tipologia societaria, mediamente piccole e sottocapitalizzate - ha concluso Marino - per fronteggiare le sfide sempre più impegnative imposte dall'economia - mondo».