Guido Geninatti, Presidente Federsolidarietà |
“Siamo consapevoli che il welfare regionale, già in forte difficoltà in seguito ai tagli dei fondi nazionali degli anni precedenti, nel 2012 rischierà l’implosione. Occorre quindi – ha continuato Geninatti – costruire un nuovo modello di welfare, a cui le nostre cooperative sociali e socio sanitarie vogliono contribuire”.
Con 360 cooperative sociali e 18 mila addetti, l’associazione può mettere a disposizione sperimentazioni e progettazioni in grado di creare efficienza, flessibilità e lavoro, attraverso strumenti quali la gestione in concessione e il project financing.
La finalità è creare una rete di prossimità per la salute e sanità di territorio, evitando sprechi eccessivi e risorse improprie, così da ottimizzare i servizi socio sanitari.
Occorre però, oggi più che mai, – ha concluso Geninatti – che la cooperazione sia coinvolta nel processo di ridefinizione del modello proprio per la sua natura e peculiarità sussidiaria riconosciutale dalla Costituzione e dalla normativa nazionale.
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La Stampa 11/10/2011, Pagina 49
Welfare, arrivano i soldi “Ma dall’anno prossimo bisogna trovarli altrove”